“Sul fantasticare… per un parallelismo tra musica e pittura in falsetto” lezione a cura di Luca Parmegiani (docente di Storia dell’arte, saggista) – Giovedì 17 dicembre, Biblioteca Comunale Mario Rivosecchi, Grottammare, ore 21.15
La rassegna “Blow Up vol. 21” organizzata dall’Associazione Blow Up di Grottammare volta pagina ma non del tutto: conclusosi felicemente il percorso didattico sulla musica afroamericana, giovedì prossimo 17 dicembre, presso la Biblioteca Comunale Mario Rivosecchi di Grottammare con inizio alle ore 21.15, si svolgerà un incontro sul rapporto tra musica e arte dal titolo “Sul fantasticare… per un parallelismo tra musica e pittura in falsetto”. Luca Parmegiani (docente di storia dell’arte e saggista) ci condurrà in un percorso che, con le sue parole, parte dalla tradizione religiosa induista per arrivare all’arte contemporanea: «“La creazione nasce dal tamburo…” (Unmai Vilakkam, strofa 36), così le parole della Tradizione descrivono la danza cosmica di Shiva, non troppo diverse da quelle usate ad occidente per commemorare il “Primo giorno”. Non è la riflessione teologica però che interessa questo incontro ma come la musica e l’arte figurativa siano legate da un comune natale: il ritmo. Battito cardiaco, alternanza sonno veglia, cicli vitali, “interminabili inseguimenti” tra pianeti plasmano un Tempo che è poi quello del quale la composizione pittorica è fatta, la timbrica coloristica modulata, e la musica adatta per essere danzata. Realtà meravigliosamente ovvia nei portali e capitelli romanici, rievocata ancora nelle pagine di Blake poi soffocata dalle macchine dell’industrializzazione ed infine dimenticata nei disattesi regolamenti comunali sull’inquinamento acustico. Ma ancora “Gli elementi del disegno” di Ruskin, gli esercizi di pregrafismo, la ricerca “spiritualistica” di Kandinskij, forse anche “l’arte totale” di matrice wagneriana, torri d’avvistamento nei punti più lontani della resistenza, difendono strenuamente questa comunione originaria che solo il contemporaneo può confondere con ambizioso sperimentalismo.» Un’occasione da non lasciarsi sfuggire anche perché tutti gli appuntamenti della stagione sono gratuiti una volta effettuata l’iscrizione all’Associazione Culturale Blow Up al costo di soli 10